CURA DELL’AGORAFOBIA PADOVA. LA PAURA DEGLI SPAZI: APERTI (E CHIUSI).
Cura dell’Agorafobia Padova.
Vi sono situazioni in cui la paura, marcata ed eccessiva, non è innescata da oggetti specifici (come nelle classiche fobie) quanto piuttosto dallo spazio esterno reale. Si parla in questi casi di agorafobia.
Questo termine indica la paura di trovarsi in piazze, strade, luoghi affollati o spazi aperti, dai quali sia difficile allontanarsi e nei quali sia imbarazzante ricevere soccorso in caso di malessere.
Attualmente questo termine è utilizzato per indicare tutte le condotte di evitamento e gli spazi rigorosamente evitati dalla persona. Non solo dunque il timore delle piazze e dei luoghi aperti o affollati, ma anche dei luoghi chiusi in generale (ad esempio, ascensori, tunnel, autostrade) a cui più classicamente era dato il nome “claustrofobia”.
La claustrofobia e l’agorafobia, infatti, rappresentano il dritto e il rovescio della stessa medaglia. In entrambi i casi è lo spazio esterno reale ad essere fonte di intensa angoscia, minando quel sentimento basilare di sicurezza che consente di muoversi liberamente nella realtà. Il vissuto della persona può essere quello di “non avere scampo”.
Chi soffre di fobie dello spazio, infatti, può accusare vere e proprie crisi di panico, oltre che intensi sintomi somatici che coinvolgono tutto il corpo e mettono alla prova i confini del Sé: tremore, sudorazione eccessiva, spesso accompagnati da sensazione di vertigine o di svenire.
LA PAURA DI SVENIRE IN PUBBLICO.
La paura di “cadere svenuti” può essere tanto intensa da dominare i pensieri della persona e obbligare alla messa in atto di misure cautelari. Nelle situazioni di agorafobia, ad esempio, si osserva frequentemente la tendenza a limitare progressivamente le proprie uscite di casa.
LA NECESSITA’ DI UN ACCOMPAGNATORE FIDATO.
Spesso, inoltre, risulta indispensabile la presenza di una figura di riferimento – un accompagnatore fidato – che permetta con la sua sola presenza fisica di tenere a bada l’angoscia. Può trattarsi di una persona appartenente all’ambiente familiare (ad esempio, il partner, il genitore, un fratello), ma anche di una persona esterna vissuta come protettiva o talvolta di un animale da compagnia.
Infine, è importante sottolineare che l’angoscia di natura agorafobica può talvolta insorgere anche mentre si è soli in casa e vengono meno gli abituali riferimenti: in questo caso, ciò che si sente perduto è – per così dire – un senso di familiarità.
L’IMPORTANZA DEGLI SPAZI.
Sappiamo che gli ambienti e i luoghi in cui viviamo non sono mai spazi neutri: essi acquistano significatività psicologica grazie alle sensazioni che suscitano e agli affetti che su di essi vengono riversati.
In alcuni casi, il senso stesso della propria identità personale può essere vincolato in maniera stretta a taluni luoghi o a determinate caratteristiche dei luoghi (come, ad esempio, una certa disposizione dei mobili), tanto che ci si può sentire molto confusi, disorientati o anche angosciati quando ci si ritrova in una situazione anche solo lievemente modificata: un po’ come se improvvisamente ci si sentisse soli e “perduti”.
FARE I CONTI CON LA PROPRIA SOLITUDINE E LA PROPRIA SEPARATEZZA
Centrali nell’esperienza dell’agorafobia sono proprio le emozioni e i pensieri che ruotano attorno al senso di sé e della propria identità, ma anche tutti quei pensieri e quegli affetti che ruotano attorno all’essere soli.
Fare i conti con la propria solitudine e separatezza rappresenta un processo complesso che si rinnova più e più volte nel corso della vita, ogni qual volta si è posti di fronte ad un cambiamento che impone un rimodellamento dell’identità.
Ognuno di noi è in fondo un soggetto “in perenne corso d’opera”… e i momenti di “crisi” possono anche diventare delle “preziose opportunità”. Allora, anziché limitare e restringere il proprio spazio vitale, può essere fonte di sollievo e di nuova libertà – quando si soffre di agorafobia – poter aprire uno spazio diverso: uno spazio di pensiero e di parola, volto alla comprensione profonda di ciò che sta accadendo.
In questo luogo interno, le paure possono talvolta diventare ingombranti, proprio come certi pesanti fardelli difficili da reggere da soli.
CURA DELL’AGORAFOBIA PADOVA
In particolare, per la cura dell’agorafobia Padova, una psicoterapia può permettere un lavoro in profondità e nel rispetto dei tempi di ognuno, al fine di chiarire i fattori che hanno determinato il disagio e promuovere un processo di reale cambiamento.
COME CURO LE FOBIE
Utilizzo un approccio integrato che include:
- Individuazione tramite tecniche psicoanalitiche delle origini profonde dell’agorafobia
- Apprendimento di tecniche e strategie cognitivo comportamentali per sconfiggere l’agorafobia
- Apprendimento di tecniche di training autogeno
- Apprendimento di tecniche di controllo della respirazione e di tecniche di meditazione
- Supporto psichiatrico e farmacologico
BIBLIOGRAFIA PER CURA DELL’AGORAFOBIA PADOVA
Paure e fobie: manifestazioni, sintomi, diagnosi e terapia
Convertini A. (2007). I disturbi d’ansia. In M. Morello (a cura di), Prendersi cura. Il corpo e la mente parlano al medico di famiglia. Borla, Roma.
Gabbard G.O. (2000). Psichiatria Psicodinamica. Tr.it. Cortina, Milano, 2002
Ravaioli L. (2009). L’urlo interiore. Capire e affrontare il panico. Foschi, Forlì.
CURA DELL’AGORAFOBIA PADOVA. UN TEST DI PSICOLOGIA
Pensi di soffrire di fobie? Fai un test relativo al disturbo ossessivo compulsivo
CURA DELL’AGORAFOBIA PADOVA. DOMANDE FREQUENTI
Si può vincere l’agorafobia?
La risposta è: decisamente sì. Si tratta di una delle innumerevoli manifestazioni dell’ansia. Se si protrae per troppo tempo può mettere seriamente a rischio la qualità della vita di una persona, la sua libertà di movimento e la sua posibilità di avere una vita sociale soddisfacente. Può inoltre avere serie rieprcussioni sulle opportunità di affermazione professionale. Tramite una psicoterapia che utilizzi un approccio integrato il problema dell’agorafobia può essere affrontato e definitivamente superato.
Quali sono i sintomi tipici dell’agorafobia?
Chi soffre di agorafobia può accusare vere e proprie crisi di panico, oltre che intensi sintomi somatici che coinvolgono tutto il corpo e mettono alla prova i confini del Sé: tremore, sudorazione eccessiva, spesso accompagnati da sensazione di vertigine e di paura di svenire.
La paura di “cadere svenuti” può essere tanto intensa da dominare i pensieri della persona e obbligare alla messa in atto di misure cautelari. Nelle situazioni di agorafobia, ad esempio, si osserva frequentemente la tendenza a limitare progressivamente le proprie uscite di casa.
Spesso, inoltre, risulta indispensabile la presenza di una figura di riferimento – un accompagnatore fidato – che permetta con la sua sola presenza fisica di tenere a bada l’angoscia.
Quali sono le cause dell’agorafobia?
Nel corso della propria evoluzione ogni essere umano deve fare i conti con la necessità di separarsi dalle figure di riferimento significative, a partire dai genitori, e di individuare sé stesso come ente unico, distintivo e separato. Si tratta di trovare il proprio ruolo e la propria posizione nel mondo. Il proprio assetto ed equilibrio personale, la propria strada nella vita. E’ un processo lungo e complesso, che talvolta incontra degli ostacoli. Sono questi i casi in cui diventa difficile identificare i corretti confini tra Sè e lo spazio circostante – troppo angusto e opprimente, o troppo vasto e angosciante.
Chi occupa della cura dell’agorafobia a Padova?
Centro di Psicologia e Psicoterapia Psicologo Padova Adriano Legacci. Un team di psicologi, psicoterapeuti e psichiatri per la cura dell’agorafobia Padova. Utilizzando un approccio integrato (psicoterapia psicoanalitica, psicoterapia cognitivo comportamentale, tecniche di rilassamento ed eventuale utilizzo di farmaci) siamo in grado di affrontare e risolvere ogni tipo di problemi connessi all’agorafobia a Padova





