Lavoro precario e relazioni affettive. Effetti dell’instabilità lavorativa sulla qualità delle relazioni personali.
Lavoro precario e relazioni affettive. Intervista di Nicola Di Turi (Corriere della Sera) al Dr. Legacci.
Da questa intervista è stato tratto l’articolo “I free lance delle relazioni a due“, Corriere della Sera
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Lavoro precario e relazioni affettive
Nicola Di Turi (Corriere della Sera): Lavoro precario e relazioni affetive: il mondo del lavoro instabile, può rendere meno stabili anche le relazioni?
Adriano Legacci: Sigmund Freud agli inizi del ‘900 individuava nel binomio “Liebe und Arbeit” (ossia la capacità di Amare e Lavorare) il fondamento della salute psichica dell’individuo.
La possibilità di amare e Lavorare si costituisce come la base imprescindibile dell’autostima e del senso di identità di un essere umano adulto.
La precarietà del lavoro genera un senso diffuso di insicurezza e di instabilità, rallenta il processo di costruzione e consolidamento della propria identità adulta e certamente può ripercuotersi nelle scelte relazionali.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Lavoro precario e relazioni affettive
Nicola Di Turi (Corriere della Sera): In che modo la precarietà lavorativa può influenzare negativamente la stabilità di un rapporto?
Adriano Legacci: Instabilità lavorativa significa primariamente mancanza di una fonte primaria di autostima e rallentamento nel processo di costruzione dell’identità adulta, perpetuando uno stato vitale di tipo tardo-adolescenziale.
Questo ha due implicazioni primarie:
1) i giovani adulti tendono a procrastinare l’assunzione di responsabilità che deriva dalla creazione di una relazione stabile;
2) nel caso di relazioni già esistenti, la mancata affermazione nel campo del lavoro e l’insicurezza economica possono generare un forte calo dell’autostima, fragilità e insicurezza nel campo sentimentale e sessuale, mettendo a rischio la stabilità del sistema coppia.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Lavoro precario e relazioni affettive
Nicola Di Turi (Corriere della Sera): Uber: in virtù dell’accordo sottoscritto potranno continuare a decidere se, quando e per quante ore lavorare e rendersi disponibili alle chiamate dei passeggeri. Lavoro a chiamata in che modo può influire su una relazione?
Adriano Legacci: Quanto maggiore è il controllo che un essere umano può esercitare sul proprio lavoro, tanto maggiore è l’autostima (ingrediente fondamentale per creare relazioni di coppie sane e stabili).
Quando il lavoro svolto sottolinea gli aspetti di “dipendenza” e di “mancanza di autonomia” questo certamente si ripercuote negativamente sulla percezione della propria forza e stabilità in ambito relazionale.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Lavoro precario e relazioni affettive
Nicola Di Turi (Corriere della Sera): Il fattore economico e lavorativo è così importante ai fini della stabilità di una coppia?
Adriano Legacci: Assolutamente sì. In particolare per gli uomini. Nella società contemporanea l’uomo ha perso molte sicurezze e certezze di fronte alla donna, che ha progressivamente conquistato potere e autonomia.
Un lavoro instabile, la presenza di difficoltà economiche, lo stipendio di un marito che è inferiore a quello della moglie, sono il denominatore comune di molte coppie che giungono in consultazione per crisi relazionali o matrimoniali.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Lavoro precario e relazioni affettive
Nicola Di Turi (Corriere della Sera): Dr. Legacci, tre consigli per restare precari e salvare una relazione.
Adriano Legacci:
1) Evitare nella maniera più assoluta di perdere la fiducia in sé stessi e trovare ogni possibile fonte alternativa di autostima.
2) Ritirare il lasciapassare fornito in maniera naturale dall’amore. Un lasciapassare che si chiama “Due cuori e una capanna”. Attenzione però: è un lasciapassare temporaneo, e ha una scadenza. Al termine della quale bisogna uscire dalla precarietà.
3) Smettere di cercare un lavoro e iniziare a valutare la possibilità di creare un lavoro.






Complimenti al dott. Legacci per aver condensato nella sue risposte concetti chiari di questioni complesse come il lavoro al giorno d’oggi e la coppia.
Personalmente ritengo che l’ultimo punto, relativo allo smettere di cercare e iniziare a crearsi un lavoro proprio, sia una bellissima strada da percorrere, non priva di ostacoli certo, ma di grande soddisfazione qualora si raggiunga la meta, costruendo passo passo la propria motivazione e professionalità.