Test attacchi di panico

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FAI SUBITO IL TEST ATTACCHI DI PANICO




OPPURE. PRIMA DI FARE IL TEST ATTACCHI DI PANICO: VUOI SAPERE COSA SONO?

Prima di fare il Test Attacchi di Panico forse ti farà piacere avere qualche informazione sull’argomento. Avviene spesso che un paziente mi riferisca di avere attacchi di panico quando si tratta in realtà di manifestazioni di forte ansia. Le comuni manifestazioni di ansia, anche accentuate, non hanno niente a che vedere con gli attacchi di panico.

Per parlare di attacchi di panico occorre essere in presenza di manifestazioni specifiche, con una natura molto precisa.

1. L’attacca di panico sopraggiunge in maniera improvvisa (talvolta in modo completamente insapettato, in alcuni casi come esito di una attesa che si avvera). Gli attacchi di panico inaspettati si verificano senza una causa evidente. Gli attacchi di panico attesi sono provocati da fattori di stress esterni, come per esempio l’esposizione ad uno stimolo fobico.

2. L’attacco di panico è caratterizzato da una paura intensa e opprimente fondata sull’idea di poter perdere completamente il controllo del proprio stato mentale e fisico, o di essere in punto di morte.

3. L’attacco di panico è accompagnato da sintomi fisici spaventosi: battito cardiaco accelerato, difficoltà respiratorie, vertigini, nausea.

PRIMA DI FARE IL TEST ATTACCHI DI PANICO: VUOI CONOSCERNE LE CAUSE?

Gli attacchi di panico vengono comunemente distinti in inaspettati e attesi.


Attacchi di panico inaspettati: capitano come un fulmine a ciel sereno. In modo improvviso e totalmente inatteso. Apparentemente senza motivo e senza una causa scatenante.

Attacchi di panico attesi: sono l’esito dell’esposizione ad una situazione percepita come fortemente stressante (in genere uno stimolo fobico: l’idea di affrontare un contesto sociale, un’esperienza, un oggetto , un animale, ritenuti fonte di pericolo)

Gli attacchi di panico inaspettati o attesi, o episodi acuti di ansia, possono essere scatenati da fattori simili.

Alcuni elementi scatenanti comuni includono:

  • Un lavoro stressante
  • Guida di un veicolo in condizioni stressanti
  • Specifiche situazioni sociali
  • Fobie, generiche o specifiche, quali l’ agorafobia (paura di spazi affollati o aperti), claustrofobia (paura di piccoli spazi) e acrofobia (paura dell’altezza)
  • Ricordi di esperienze traumatiche
  • Malattie croniche ( malattie cardiache , diabete , sindrome dell’intestino irritabile o asma)
  • Astinenza da droghe o alcol
  • Caffeina
  • Farmaci e integratori
  • Problemi alla tiroide


FATTORI DI RISCHIO E PREDISPOSIZIONE AGLI ATTACCHI DI PANICO

Ansia e attacchi di panico hanno fattori di rischio e di predisposizione simili. Questi includono:

  • Sperimentare un trauma o assistere a eventi traumatici, sia in età infantile (incluso un vento traumatico al momento della nascita) che in età adulta.
  • Sperimentare un evento di vita fortemente stressante, quale un lutto o un divorzio
  • Vivere in un costante stato di stress e preoccupazione connesso a responsabilità lavorative, conflitti familiari o problemi finanziari.
  • Convivere con una condizione di salute cronicamente precaria o con una malattia che può mettere a rischio la vita.
  • Soffrire di gravi disturbi depressivi
  • Avere familiari stretti che soffrono anche di ansia o disturbi di panico
  • Uso di droghe o alcol
  • Avere una personalità ansiosa. Le persone che soffrono di ansia corrono un rischio maggiore di sperimentare attacchi di panico. Tuttavia, sei hai una personalità ansiosa non significa che sperimenterai necessariamente attacchi di panico.

UNA NOTA IMPORTANTE

Gli attacchi di panico hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, origini di natura psicologica. Sono affrontabili e risolvibili con successo nell’ambito di una adeguata psicoterapia. Non ha alcun senso pensare che:

  • Gli attacchi di panico siano una maledizione necessaria
  • Non si possa fare niente per eliminarli
  • Sia necessario rassegnarsi e convivere per tutta la vita con questo disagio
  • Passeranno frequentando gruppi di auto mutuo aiuto composti da altre persone con lo stesso identico problema
  • Passeranno completamente limitandosi ad assumere dei farmaci (i farmaci possono costituire un valido supporto nel corso di una adeguata psicoterapia; da soli svolgono unicamente una funzione di “tamponamento” provvisorio delle manifestazioni sintomatologiche)
  • Passeranno completamente semplicemente facendosi forza e aspettando che scompaiano.



DEVI PERÒ IMPARARE A CONTARE ANCHE SU TE STESSO. COME AFFRONTARE L’EMERGENZA.
RIMEDI “FAI DA TE”


Se avverti una forte ansia o hai la sensazione dell’insorgenza imminente di un attacco di panico, fai quanto segue:

Rallenta il ritmo della tua respirazione. Stai respirando troppo velocemente. Stai andando in Iperventilazione. Tra i sintomi dell’iperventilazione ci sono:

  • Bocca secca
  • Senso di debolezza
  • Stato confusionale
  • Agitazione
  • Gonfiore addominale
  • Possibile dolore toracico o altri sintomi simili all’attacco cardiaco;
  • Possibile sensazione di formicolio alle estremità superiori e crampi alle dita;
  • Possibile giramento di testa.

Quando senti il respiro accelerare, prendine il controllo. Rallenta il ritmo respiratorio. Utilizza la respirazione diaframmatica (di cui ti parlerò in un altro articolo).


Può essere utile bilanciare l’eccesso di ossigeno introdotto nei polmoni e nel sangue introducendo anidride carbonica. Il modo più semplice per farlo è quello di respirare in un sacchetto di carta (attenzione: di carta, non di plastica! È consigliabile alternare un minuto di respiro nel sacchetto e uno senza.


Riconosci e accetta ciò che stai vivendo. Non tentare di respingerlo

Se hai già avuto un attacco di panico, sai che può essere incredibilmente spaventoso. Ma che passerà senza aver creato reali pericoli per la tua salute. Ricorda a te stesso che in pochi minuti i sintomi più acuti scompariranno e che tornerai a sentirti bene. La tua salute non corre rischi. Non ci sono rischi per la tua incolumità.

Apprendi tecniche di mindfulness (di cui ti parlerò in un prossimo articolo).

Gli interventi basati sulle tecniche di attenzione consapevole sono sempre più utilizzati per trattare i disturbi di ansia e panico. Rimani ancorato al presente. E al luogo in cui sei. Osserva attentamente i tuoi pensieri, prendine nota. Non giudicarli, non reagire ad essi. Non temerli. Non lasciarti trasportare o travolgere. Osservali. Limitati ad osservare.

Usa tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento includono la meditazione, l’utilizzo di visualizzazioni guidate, l’aromaterapia e rilassamento muscolare. Se stai sperimentando sintomi di ansia o attacchi di panico, prova a fare cose che ritieni rilassanti. Un bagno caldo, immergiti in suoni, luci, colori, profumi che ti aiutino a ritrovare un senso di benessere. Qualsiasi cosa funzioni per te.

Cambiamenti nello stile di vita

I seguenti cambiamenti nello stile di vita possono aiutarti a prevenire ansia e attacchi di panico, oltre a ridurre la gravità dei sintomi quando si verifica un attacco:

  • Riduci e gestisci le fonti di stress nella tua vita
  • Impara come identificare e fermare i pensieri negativi (mindfulness)
  • Fai esercizio fisico regolare e moderato
  • Pratica la meditazione o lo yoga
  • Adotta uno stile alimentare equilibrato
  • Limita il consumo di alcol, droghe e caffeina


COME CURARE GLI ATTACCHI DI PANICO

Ricorda in ogni momento che gli attacchi di panico sono curabili. Ogni strategia suggerita fin qui si rivelerà utile per contenere e gestire l’insorgenza degli episodi acuti ma non può essere intesa come cura degli attacchi di panico.

La psicoterapia rimane la maniera corretta per affrontare e risolvere il problema degli attacchi di panico. Il mio approccio terapeutico prevede una combinazione di tecniche derivate dalla psicoanalisi, dalla psicologia della Gestalt (Mindfulness), dalla psicologia cognitivo comportamentale, e dalle tecniche di meditazione derivate dalle filosofie orientali.

In alcuni casi può essere utile integrare il trattamento psicoterapeutico con un temporaneo trattamento farmacologico (generalmente antidepressivi o benzodiazepine).

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